Nove mesi e mezzo dopo, la procura di Aosta ha concluso l’indagine su “Vaccopoli”, la maxi-inchiesta sulla finta Fontina, il maltrattamento di animali, l’esercizio abusivo di professione, la frode in commercio e il doping bovino, che sta giungendo a conclusione: gli indagati, 75 di cui 13 arrestati e 62 indagate a piede libero, hanno venti giorni di tempo dalla notifica, che non è ancora avvenuta per tutti, per presentare memorie divensive o farsi interrogare. Dopodiché, il PM Pasquale Longarini disporrà i rinvii a giudizio o l’archiviazione. Rispetto alla prima fase delle indagini, si aggiungono alcuni nomi.
Tra le persone coinvolte, oltre ad allevatori, veterinari e una titolare di un laboratorio analisi, figurano anche i consiglieri regionali Mauro Bieler e Piero Prola, entrambi dell’Union Valdôtaine, accusati di omessa denuncia: i due, sulla base di alcune intercettazioni telefoniche, sarebbero stati a conoscenza della rete parallela di esami per verificare lo stato di salute delle bovine, ma non avrebbero segnalato nulla, nella loro funzione di “pubblico ufficiale”, alle forze dell’ordine o alla magistratura.
Nelle intercettazioni, compaiono i nomi di altri politici, come l’assessore alla sanità Albert Lanièce, che non risultano però tra gli indagati, nelle quali figurano invece, con accuse diverse, il direttore dell’AREV (l’associazione degli allevatori valdostani) Edy Henriet, il responsabile del servizio zooprofilattico Riccardo Orusa e l’agronomo Roberto Avetrani, capogruppo in consiglio comunale a Valtournenche di area ALPE.
Bieler e Prola hanno già chiesto scusa e detto che si dimetteranno subitisimo, anzi si son già dimessi, lo stesso farà Pino Isabellassessore, e anche Iddu…. Uhahahahah ha ha ah ah