Se l’estate italienne vede il governo navigare tra le mareggiate di una destra che va dividendosi, per la politica valdôtaine è apparentemente calma piatta. Al fresco condizionato di piazza Deffeyes tutto tace. Quasi tutto. In realtà, c’è uno spettro che si aggira per la Valle, passando di tavolo in tavolo nelle afose conferenze di stagione.
La citazione di Marx e Engels non è casuale, dato che sembra investire più il centro-sinistra locale che il resto dell’arco costituzionale. Da rivoluzione a devoluzione insomma, tanto si parla di federalismo fiscale.
I centro-sinistra si somigliano
Ha cominciato l’ALPE, invitando il presidente della provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai che, nella primavera scorsa, ha ottenuto una revisione del riparto fiscale, con competenze in più e risorse in meno, da destinare al fondo perequativo, cassa che lo Stato utilizzerà per aiutare le Regioni meno virtuose. Sotto il sole (e il vento) del pratone di Croux, frazione della nuova “roccaforte” Saint-Christophe, una delle tre serate a tema è stata dunque destinata interamente al federalismo. La tesi, comune tra tutti i relatori, è simile a quella del PD: “sì” al federalismo, come vuole Umberto Bossi, ma “no” ai tagli indiscriminati agli enti, frutto di pregiudizi ideologici.
Nella conferenza di qualche giorno prima, che ha dato i natali a Esprit Jeune, l’organo giovanile di ALPE e che verteva, (dio ci aiuti con un sinonimo) sul federalismo fiscale, il deputato Roberto Nicco aveva espresso delle riserve: «Gli unici ad avere le idee chiare quando brandiscono la scure contro le Regioni a statuto speciale sono Calderoli e Tremonti che paventano, per poi smentirla, una cura dimagrante per le finanze valdostane, dimenticando che per modificare il nostro regime finanziario occorre una norma di attuazione, concertata con il Consiglio regionale».
Anche il PD non ha rinunciato ad un assaggio del ricorrente cocomero politico. Giovedì 5 agosto, sul palco della “Festa democratica e dell’Unità” di Morgex, l’invitato speciale era il bergamasco Antonio Misiani, tesoriere nazionale del partito e federalista spinto, quasi da bollino rosso: «Il mio modello di riferimento è quello spagnolo, che preveda la concertazione di ogni competenza e delega tra la Stato e ogni singola Regione, a seconda delle sue possibilità». Una sorta di ribaltamento della concezione leghista, che vedrebbe la stesse competenze per tutti, salvo poi “punire” chi non si dimostri capace.
Il “borsellino” in pericolo
D’altro canto, anche chi amministra ha espresso alcune preoccupazioni sui nuovi assetti che, governo permettendo, muteranno la nostra repubblica. Elso Gerandin, nominato due settimane fa alla presidenza del CPEL-Celva, ne ha subito discusso con il presidente della Regione Augusto Rollandin: «Fortunatamente i Comuni della Valle d’Aosta hanno, per i finanziamenti, la Regione come unico riferimento». Anche il presidente del consiglio regionale Alberto Cerise si è lasciato andare sul tema: «Un aspetto del federalismo è la sussidiarietà, facilmente raggiunta negli ultimi anni. L’altro resta più distante, ed è la solidarietà. Il tema ci investe molto se si considera che un tempo per i popoli montani non c’era nessun organo a loro tutela: se una casa bruciava, l’unica vera assicurazione era l’aiuto della comunità. In questo momento di crisi c’è bisogno di ricordarsi di queste realtà».
A “gelare il sangue“, paventando una coperta che potrebbe farsi sempre più stretta, quella della disponibilità di denaro per la nostra Regione, l’idea di Peter Bieler, coordinatore del dipartimento bilancio e finanze della Regione, sul palco di Morgex. Riferendosi alla quota sostitutiva dell’IVA da importazione, denaro che lo Stato versa alla Valle d’Aosta a sostituire la perdita dei dazi doganali, Bieler ha affermato che «il regime di riparto fiscale attuale della regione Valle d’Aosta non è sostenibile in un quadro di federalismo fiscale in Italia».
Come dice il poeta: “Nubi di ieri sul nostro domani odierno“.
giusta una nota per far conoscere la posizione della Federazione della Sinistra VdA sulla questione del federalismo fiscale. Cliccando qui trovate l’intervento fatto dal sottoscritto sulla questione alla festa dell’Alpe del 16 luglio.
grazie per il contributo
[...] dice Peter Bieler, coordinatore del Dipartimento bilancio e finanze della Regione Valle [...]
forza tremonti!!!