«L’attuale proposta di coalizione non è coerente con gli obiettivi concordati, sia per motivi di una necessaria discontinuità politica, che di autorevolezza ad operare a favore del progetto stesso»: il Popolo della Libertà, in un documento formulato ieri sera, 13 aprile, durante il direttivo locale del partito, rimanda al mittente la proposta di Union Valdôtaine, Stella Alpina e Fédération Autonomiste di candidare Bruno Giordano a sindaco di Aosta. Nessun problema sarebbe emerso in merito alla proposta di Alberto Follien come vice.
Sergio Ferrero, segretario valdostano della Lega Nord, è dello stesso avviso: «La nostra è la stessa posizione del PdL, chiediamo un minimo di discontinuità con il passato. Non ci può essere una continuazione della giunta di centro-sinistra uscente». L’alleanza tra le forze autonomiste e il centro-destra, appena nata, si trova a dover fronteggiare il primo ostacolo, un’eventualità già anticipata da Giorgio Bongiorno.
La replica del Mouvement
La replica di Ego Perron, presidente dell’Union, non è tardata: «Sono ore di contatti, confronti e incontri. Io sto lavorando per comporre e non per dividere, interpretando il mandato che mi è stato affidato dal Conseil Fédéral», e aggiunge: «oggi escludo che si chiuderà la trattativa, tutto è rimandato a domani». Difficile pensare che l’UV faccia marcia indietro sulle proprie scelte, ma anche che liquidi su due piedi l’alleanza, motivo per cui si arriverà presto ad una riunione di coalizione, che cercherà di dissipare ogni dubbio.
Adesso però, è il momento del tiro alla fune.
Aspettano quel che decidono Berlu e Bossi a Roma (dove si è precipitato Iddu), in cambio dell’impegno a tener fuori la VdA dal federalismo fiscale, altro che autonomia!