Campionario di inutilità e ipse dixit dal consiglio comunale del 21 gennaio.
«Questa è, non so se posso dirlo… non so se posso dirlo in consiglio… una leggera masturbazione mentale, non so se lo posso dire. Posso?»
Antonello Parisi (Fédération Autonomiste) è pudico
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«Credo che sia una masturbazione completa fare i lavori oggi e poi rinviarli»
Davide Bionaz (Aosta Viva) è meno pudico
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«Sarebbe un elemento di disturbo per dei lavori di fine legislatura che sono già di per sé disturbati»
Flavio Serra (Stella Alpina) e le follie di fine legislatura
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«Ah, no! Adesso ve la puppate tutta!»
Renato Favre (UV) viene interrotto durante la lettura di un articolo del regolamento.
Non sia mai
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«Come sapete, io sono una pignola. I miei famigliari dicono altre cose peggiori, a volte»
Clotilde Forcellati (Verdi) si sente a casa – di nuovo
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«Come si dice in Piemonte, “piuttost che nient, è megl piuttost”»
Ettore Viérin (PdL) è dialettale
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«Sto cercando proprio di fare il pignolino e l’azzeccagarbugli. Nessuno è imparato»
Viérin puntualizza
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«E’ stata fatta una proposta dal consorzio degli enti permanenti»
Giuseppe D’Alessandro (Stella Alpina) parla di riforma elettorale, e cita il consiglio permanente degli enti locali a modo suo
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«Questo regolamento è un po’ come era una volta il panettone Deorsola, tutto fatto in casa»
Renato Favre porta a compimento il pluriennale rinnovo del regolamento del consiglio
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