Riceviamo e pubblichiamo una lettera, ennesima espressione di apprezzamento per la nuova viabilità attorno al Buthier e all’Arco di Augusto.

Il ponte del diavolo

Il diavolo è arrivato ad Aosta? Non ve ne siete accorti? C’è e ve lo dimostro. Se guardate bene in viale Chabod tra i due nuovi ponti che permettono di attraversare il torrente Buthier lo vedrete! E’ accucciato in posa enigmatica mentre si preme le guance e mostra la lingua. E’ stato realizzato in pietra ollare grigio-verde , dal volto caprino guarda i campanili di Sant’Orso e pare imbronciato.

Con chi ce l’ha? Non con gli amministratori comunali che hanno (su progetto di un valido ingegnere) realizzato un bellissimo doppio ponte che rivaleggia con il millenario Arco d’Augusto. Ce l’ha il diavolo (principio del male supremo) con i cittadini di Aosta che non sanno utilizzare quest’opera utilissima alla circolazione di autoveicoli, anche se prima passavano così bene nel vicino antichissimo ponte!

Gli amministratori ed il servizio tecnico comunale hanno realizzato molte varianti alla circolazione per meglio utilizzare il meraviglioso manufatto, ma non è servito niente di tutto questo. Il ponte del diavolo (sbilenco come il suo protettore) non ne vuole sapere di far transitare i cittadini nel modo migliore. Il diavolo non demorde e pensa già di suggerire ai candidati del prossimo consiglio comunale altre… diavolerie che allieteranno la vita degli abitanti di Augusta Praetoria.
Pazienza, amici, che ci aspettano nuove meravigliose opere che , come dice Totò, noi ed nostri figli pagheremo!

Ferdinando Benzo, Aosta

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