«Se vinciamo, sarà la vittoria di tutti i valdostani e non di una sola parte politica». Così Ego Perron, durante la presentazione della campagna delle scorse elezioni politiche, presentava la sua candidatura alla Camera, assieme a quella di Antonio Fosson al Senato. L’esito delle elezioni vide il primo – ora presidente dell’Union Valdôtaine – cedere il passo al deputato uscente Roberto Nicco e il secondo affermarsi per la prima volta a scapito dell’ex senatore Carlo Perrin.
Togliere “ma sono vincolanti”
L’attività dell’onorevole Fosson è balzata agli occhi della cronaca nazionale qualche mese fa, quando un suo emendamento alla legge sulla “Dichiarazione anticipata di trattamento – DAT” (più conosciuta come “testamento biologico“) eliminò il vincolo da parte del medico ad attenersi alle volontà espresse dal paziente nella suddetta dichiarazione.
Rimuovere gli impedimenti a governare
E’ di qualche giorno fa l’intervista apparsa al TGR Valle d’Aosta dove, esprimendosi sulla riforma della giustizia e in particolare sulla questione del “processo breve“, il senatore ha dichiarato il suo assenso affinché si rimuovano gli impedimenti giudiziari che non permetterebbero al presidente del consiglio Silvio Berlusconi di governare. Secondo Fosson così facendo si interpreterebbe la volontà dell’elettorato italiano.
Un sondaggio Ipsos però, presentato martedì scorso durante la tramissione di Raitre Ballarò, smentirebbe questa teoria: gli italiani favorevoli al disegno di legge sarebbero il 35%, a fronte di un 51% di contrari. Al restante 15% non interessa la questione.
«Se vinciamo, sarà la vittoria di tutti i valdostani e non di una sola parte politica». Resta da chiedersi se i valdosani, su questi temi, facciano eccezione dagli altri italiani.