Il papello, pizzino con dodici richieste di Cosa nostra allo Stato per mettere fine al periodo delle stragi e tornare ad una fase di “pax mafiosa” tra Roma e i boss siciliani, cita espressamente la defiscalizzazione della benzina “come Aosta”. L’unico punto, tra le richieste, che non riguarda direttamente il codice penale o le condizioni di vita dei detenuti. L’unico punto in cui un sistema di potere locale cerca di raggiungere i “privilegi” di una regione lontana.

Nei documenti che Massimo Ciancimino ha consegnato al ROS dei Carabinieri, si cita anche l’abolizione del monopolio del tabacco come obiettivo che la mafia siciliana si dava per la regione. Un progetto politico-programmatico per creare una sorta di zona franca sull’isola, con cui dare nuovo fiato all’economia siciliana e grazie alla quale Cosa nostra avrebbe agito in piena autonomia, e con mani molto più libere su settori di mercato “liberati” dallo Stato.

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